Make visible what, without you,
might perhaps never have been seen
Che cos'è la fotografia immersiva? Da quali principi nasce e cosa può apportare di nuovo al fotografo?
L’idea di immergersi nel processo di realizzazione fotografica non è di certo un concetto nuovo: cercando nel Web, infatti (mezzo potentissimo a disposizione di tutti i creativi!) si trovano numerose possibili definizioni, tecniche, esperimenti ed esercizi per calarsi completamente nella consapevolezza dello scatto fotografico.
Ciò che definisco qui “fotografia immersiva” è una tecnica da me creata, risultato di conoscenze e competenze che abbracciano settori e ambiti diversificati.
La fotografia immersiva come la intendo io è un modo per approcciare allo scatto fotografico fatto di consapevolezza, presenza, attenzione, integrazione di capacità sensoriali a vari livelli e di tecniche fotografiche.

Avete mai provato a scattare usando il senso del tatto?
Sperimentando l’immersione fotografica si potrà fare anche questo. Portando particolare consapevolezza e risvegliando adeguatamente il senso del tatto gli effetti delle texture, dei dettagli, e delle trame di cui la natura è composta emergeranno in maniera ‘tangibile’ nella nostra fotografia macro e di dettaglio.
E che cosa accade se risvegliamo consapevolmente il senso dell’olfatto? Nel giusto ambiente naturale, la stimolazione di questo senso ci porterà alla scoperta di particolari nuovi, nascosti, che altrimenti, probabilmente, ci sarebbero sfuggiti.



E come ci si comporta con il senso della vista?
La vista è il più usato e forse "abusato" organo di senso che abbiamo. Pensiamo attraverso la vista di poter indovinare il gusto di un cibo, l'odore di un fiore e persino i pensieri di una persona. Ma se per un attimo tentassimo di non far convogliare tutte le nostre percezioni attraverso agli occhi, scopriremmo che tutti gli altri organi di senso ci parlano con maggiore dettaglio e precisione.
E alla vista riserviamo il posto che le spetta. Proviamo a sperimentare la vista di dettaglio, come quando scegliamo un diaframma molto aperto e lo sfondo si sfoca. Cosa accade se impariamo anche una visione morbida e olistica, in cui nessun particolare risalta, in cui ciò che ci circonda giunge alla vista in maniera globale? Siamo in grado di farlo? Che differenze notiamo nei due modi di vedere?

Dai sensi grossolani a quelli sottili
Le percezioni sensoriali dell’essere umano possono essere grossolane o estremamente sottili. Partiamo quindi dal risveglio consapevole dei cinque sensi esteriori, per permettere al cervello di creare le giuste sinapsi e innescare quei processi di risveglio della sensorialità sottile che possono fare di un fotografo un vero artista! Empatia, istinto e intuito sono doti sottili che vanno allenate, curate, sperimentate negli stati più disparati ma sempre consapevoli del nostro essere.
Cogliere gli opposti in natura, movimento e stasi, luce e ombra, ribaltare i punti di vista, catturare forme spogliate di sostanza o nome, sono solo l’innesco del processo creativo che avviene in maniera del tutto naturale quando non si cerca di afferrare qualcosa per farla propria, ma quando ci si lascia avvolgere da ciò che arriva.




Andare a fondo nella sensorialità apre nuove forme di creatività
Pulire la mente da ciò che si conosce, spogliare l’osservazione di aspettativa e di proiezione, sono l’ultimo step per prepararsi al momento decisivo…
E infine si procede allo scatto!
..E chissà a questo punto cosa le ottiche fotografiche saranno in grado di catturare, se stimolate da una tale fonte cristallina di creatività.

Vi è venuta voglia di sperimentare questa straordinaria esperienza?
Allora non perdete il prossimo appuntamento in una cornice del tutto strepitosa:
Sabato 7 Ottobre 2023 Immersione Fotografica nel Bosco del Cansiglio
Per info e iscrizioni CLICCA SULL'IMMAGINE QUI SOTTO
Arrivederci alla prossima Esperienza Immersiva!
Stefania
Chi ha scritto questo articolo?
Stefania Gentili, Guida Ambientale Escursionistica di ForEst. Appassionata di fotografia fin da bambina, ha affinato la sua arte dedicandosi a fotografie di reportage di viaggio e foto naturalistiche. Ama definirsi una fotografa responsabile per l'approccio che sceglie di adottare prima di scattare.
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