E dopo aver parlato di Formazioni Geologiche del FVG e di Agroecologia, eccoci ad un nuovo appuntamento con le Rubriche di ForEst!
Da oggi e per i prossimi cinque martedì prenderemo la sana abitudine di guardare in alto e osservare con calma le Nuvole!

 

LE RUBRICHE DI FOREST
Autunno 2020

METEOROLOGIA IN PILLOLE

 

 

Capitolo PRIMO

NUVOLE: QUESTE (S)CONOSCIUTE!

Nuvole…
Continuano a passare, alcune così enormi (poiché le case non lasciano misurare la loro esatta dimensione) che paiono occupare il cielo intero;
altre di incerte dimensioni, come se fossero due che si sono accoppiate o una sola che si sta rompendo in due, a casaccio, nell’aria alta contro il cielo stanco;
altre sono ancora piccole, simili a giocattoli di forme poderose, palle irregolari di un gioco assurdo, da parte, in un grande isolamento fredde.

Fernando Pessoa

 

Intendiamoci, aprire l'argomento "nuvole" e "fisica dell'atmosfera" richiederebbe un trattato scientifico. In giro c'è dell'ottima e approfondita letteratura a riguardo e se volete possiamo fornirvi qualche buon titolo.
Scopo di queste brevi puntate di meteorologia è semplicemente quello di abituarci ad alzare gli occhi. Uscire di casa al mattino (o quando volete), sollevare lo sguardo e osservare qualcosa che vediamo ogni santo giorno, il cielo, ma con occhi diversi.
E' un esercizio facilissimo, e, ve lo posso garantire: Funziona! Il cielo vi sembrerà più vivo di sempre.
Forza, non perdiamo altro tempo: iniziamo!

 

CHE TRAFFICO!

Diciamoci la verità: a volte in cielo c'è un gran casino!
Come descritto bene da Pessoa nella breve introduzione, in certe giornate se guardiamo attentamente per aria notiamo un sacco di movimento.
I più bambini tra noi vedranno forme rincorrersi: coccodrilli, elefanti, cavalli al trotto... I più romantici osserveranno il loro movimento scorgendo cuori, volti, o noteranno il volo degli uccelli che si perde tra queste eteree figure.
Gli antichi hanno attribuito a questi spazi l'abitazione delle divinità, e per le persone più spirituali, o per chi ha bisogno di respiro, è in quella direzione che si deve guardare.
Ora bando alle ciance e torniamo un attimo alle elementari!
Come si forma una nuvola?


Delirante cielo primaverile nell'hinterland udinese

 

I COLPEVOLI: I NUCLEI DI CONDENSAZIONE

Alla base di tutto il magico mondo dell'atmosfera e, perchè no, della Vita, c'è sempre lui: il Sole!
E' lui a dare il "La" all'ormai famosissimo Ciclo dell'Acqua. Il riscaldamento da parte della nostra stella non passa inosservato sul pianeta Terra: masse di aria sono in instancabile movimento verticale ed orizzontale a causa delle continue modificazioni di pressione e temperatura.

In dettaglio, il riscaldamento può provocare la salita di quota di una massa d’aria, che in tal modo si raffredda. Per motivi fisici, il vapore acqueo contenuto in essa può passare dallo stato gassoso a quello liquido (in una parola: condensa) trasformandosi, a a temperature superiori a 0°C, in goccioline d'acqua. Oppure può passare direttamente alla trasformazione in cristalli di ghiaccio con temperature inferiori a 0°C.

A cosa può aggrapparsi il vapore acqueo per poter rendere più rapido ed efficace questo processo?
A venirgli incontro è l'abbondante presenza, nell'aria, di particelle microscopiche chiamate Nuclei di Condensazione. La loro natura e genesi è di varia natura: cristalli di sale provenienti da mari e oceani, polvere dai deserti o da zone sabbiose, particelle di ceneri vulcaniche o addirittura pulviscolo derivante dallo smog e dall'inquinamento. Ebbene si, anche noi ci mettiamo lo zampino (non c'era da dubitarne!)


Sabbia fine del Tagliamento alzata da un forte vento da Nord:
riusciranno i nostri eroi a diventare nuovi NdC (Nuclei di Condensazione)?

 

SOLLEVAMENTI VARI ED EVENTUALI

C'è da dire che non sempre ci sono le condizioni perchè le nubi riescano a formarsi.
Nei cosiddetti periodi di Alta pressione, infatti, spesso l'aria in salita verticale termina il suo tragitto dissolvendosi senza generare processi particolari.
Ma in condizioni di maggiore instabilità atmosferica, le masse d'aria possono generare nubi grazie al meccanismo già citato precedentemente, ovvero per convezione (risalita di quota di una bolla d'aria relativamente più calda).
Oppure assistiamo a sollevamenti quando masse di aria più fredda o più calda incontrano il loro opposto su un territorio (parliamo in questo caso dell'arrivo di un fronte freddo o caldo -ritorneremo su questo punto!- ).
Infine, anche le catene montuose incidono molto sulla formazione delle nubi, fungendo da "rampa ascensionale" in caso di intercettamento di una massa di aria umida in spostamento proprio da quelle parti.
Il Friuli Venezia Giulia è notoriamente un buon caso di studio per quest'ultima situazione: il mare Adriatico a due passi da Alpi e Prealpi è garanzia di condensazione ai massimi livelli!


Montasio e Jof Fuart alle prese con l'arrivo di prepotente aria umida sospinta dai venti meridionali

Queste, e altre numerose variabili, incidono sulle quote a cui queste "bolle d'aria" possono arrivare.
A seconda della presenza di goccioline d'acqua, di cristalli, della pressione atmosferica e di sistemi frontali, le nubi assumono quindi forme a noi più o meno note, ma che se ci fermiamo un minuto ad osservare riconosceremo senz'altro con facilità!
Quali sono?

Dalla prossima puntata andremo a conoscere le più pittoresche e sognanti tra le tipologie di nubi: le Nuvole Alte!

A martedì prossimo!
(e non perdetevi la lezioncina di Venerdì sulle Impronte degli animali selvatici!)

NdR: Mi perdonerete questa per-qualcuno "ovvia" premessa, ma credetemi: non si può parlare di nuvole senza accennare seppur minimamente ai motori grazie ai quali possiamo ammirarle. Per noi stessi questi argomenti sono degli utilissimi e validissimi motivi di ripasso ed approfondimento!
Comunque, dalla prossima settimana entriamo nel vivo della faccenda, promesso!

NdR 2: Si dice Meteorologia o Metereologia? 🙂
https://www.treccani.it/enciclopedia/meteorologia-o-metereologia_%28La-grammatica-italiana%29/

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