Noi guide di ForEst ci siamo riunite per conoscere le Api di Laura in una giornata speciale sui colli di Pinzano
Le Api di Laura
Giornata speciale anche grazie a Laura e Alessandro e alle loro api che, nonostante la stagione fredda, visto il tepore della giornata erano molto attive, industriose quasi quanto i loro "pastori". Sono loro ad averci spiegato il lavoro svolto dalle piccole operaie alate, che in questo periodo escono dall'alveare ormai solo a purificarsi (insomma: a fare la cacca) per non contaminare l'alveare. All'interno dell'arnia, però, sono costantemente impegnate a mantenere un "clima" adatto, opera che compiono consumando le scorte accumulate durante la stagione calda. In questo compito sono ostacolate da un parassita, la varroa, che succhia in continuazione la loro emolinfa (l'equivalente del nostro sangue), indebolendole.
Laura e Alessandro
Ma non sono le uniche a lavorare e a combattere contro la varroa. I loro pastori, Laura e Alessandro, si impegnano altrettanto alacremente per aiutarle, in un rapporto quasi simbiontico che porta vantaggi ad entrambi. Grazie ad una lunga selezione compiuta dagli uomini da quando ebbe inizio questa forma di agricoltura per senza terra, le api producono più miele di quanto abbiano bisogno, e questa sovrabbondanza viene raccolta dagli apicoltori. In cambio, però, questi devono prendersene cura, offrendo loro abitazioni adatte e proteggendole tanto dai parassiti quanto dal freddo nella stagione invernale. Nei momenti più difficili, quando le piogge e le gelate impediscono per lungo tempo alle api di andare a raccogliere il nettare, i loro pastori arrivano anche a rifornirle di alimenti alternativi al miele per garantire la loro sopravvivenza.
Separazioni
Nella mattinata abbiamo imparato queste e molte altre cose nell'azienda Le Api di Laura., ma dopo aver dato un'occhiata all'alveare da noi adottato (vi ricordate di Stardust?) e aver raccolto i suoi frutti (grazie all'adozione ci sono stati consegnati dei vasi di miele e delle candele di cera) è giunto il momento di alcune separazioni. Abbiamo lasciato Laura e Alessandro e le loro bestiole (a 2 a 4 e a 6 zampe) e abbiamo salutato anche la nostra Chiara e il suo compagno Martino. Dopo aver partecipato all'incontro assieme alle loro bambine Elisa e Celeste (il fronte occidentale e quello orientale), ansiose di vedere da (non troppo) vicino le operaie volanti, sono dovuti tornare ad accudire e a sfamare questi due piccoli promettenti futuri.
La camminata sui colli di Pinzano
Per gli altri foresti la giornata è proseguita nei colli (e nelle forre!) dietro Pinzano, addentrandoci in ambienti inaspettati modellati dall'erosione e in boschi di castagni dalle lunghe foglie dove le api di Laura si riforniscono per produrre un miele squisito. Alternandoci negli interventi, ad ognuno la sua passione, abbiamo tentato di svelare le connessioni che legano le api all'uomo, alla geologia, alla biodiversità e alla complessità della Natura che stavamo attraversando.
Mentre il sole iniziava a calare siamo giunti in vista del Tagliamento, dominato dalle montagne innevate a Nord (tra le quali il Plauris, lacrimante di slavine) e adagiato placidamente nel suo alveo a Sud. Infine abbiamo raggiunto il colle del castello di Pinzano, tra i suoi archi di pietra che incorniciano le Prealpi Carniche, dove ci siamo goduti il tramonto sotto le chiome nude di un maestoso carpino solitario prima di rientrare a Pinzano.
Grazie a chi ci ha fatto compagnia in questa giornata davvero speciale. Vi aspettiamo in Primavera, quando torneremo ad incontrare Laura, Alessandro e le loro api per capire cosa fanno nella stagione del raccolto.
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